per difendersi, fa tappa nei paesi attrezzati a rifocillarlo, curarlo o ad offrirgli svago con i suoi trovatori, esperti delle storie di Re Artù o di Rolando, i suoi giocolieri, i suoi acrobati. Qualunque sia la meta, il pellegrino medievale percorre itinerari "attrezzati": strade ricche di ostelli, monasteri, reliquie . Anche le cattedrali offrono rifugio: chi si ammala si installa in una cappella messa a disposizione vicino all'ingresso, cappelle che divengono super affollate in occasione di epidemie di colera o di "febbre spagno la" e vere e proprie camere mortuarie considerata la poca igiene e la scarsità di medici.

Reliquie: Le reliquie nel Medio-Evo sono la vera molla che determina il movimento dei fedeli e non si contano i corpi, i frammenti dei corpi dei santi, gli abiti, i materiali d' ogni genere che garantiscono copiose entrate per le chiese che le custodiscono. La custodia, poi, è rigorosissima, poichè i furti, le appropriazioni determinano la rovina della chiesa o della città che li ha perduti e, spesso, non è facile rimpiazzare un pezzo importante, nemmeno in un' epoca che fabbrica reliquie con i ritmi di una società moderna..... Nelle chiese, a questo scopo, si sono costruiti i deambulatori, che permettono ai fedeli di circolare attorno alle Sante Reliquie.

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