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IL CONCILIO DI TROYES
Papa Onorio II
Nel 1127 Ugo di Payns con altri cinque cavalieri, Goffredo di Saint Omer, Pagano
di Montdidier, Arcibaldo di Saint Amand, Goffredo di Bisol e un non meglio
identificato Rolando, partono per l’Occidente Cristiano e dopo una probabile
sosta a Roma, per conferire con papa Onorio II, giungono a Troyes, ove nel 1128
è convocato un Concilio di prelati franco-borgognoni, cui partecipano anche un
legato papale e Bernardo di Chiaravalle (il futuro San Bernardo).
Il viaggio è
storicamente valutato da tre punti di vista, non necessariamente antitetici:
-
l’ordine si è impoverito di
uomini o deve potenziarsi (se seguiamo Guglielmo di Tiro secondo il quale i
cavalieri erano rimasti sempre gli stessi nove) e necessita quindi di
un’organizzazione e di una regola “ufficiale”
-
il concetto di “
monaci-guerrieri”, auspicati da Bernardo, cozza violentemente con l’ordine
costituito (il monaco/religioso non può brandire un’arma nemmeno in nome di
Dio) per cui è indispensabile codificarlo ed autorizzarlo
-
la difesa della Terrasanta
necessita di cavalieri che si stabilizzino definitivamente nel territorio e
Ugo, inviato di Baldovino, cerca rinforzi.
Il Concilio di Troyes
risponde a tutte le tre esigenze ma, in particolare, viene fissata la regola
dell’ordine, probabilmente fissata dallo stesso Bernardo di Chiaravalle. Il
risultato è la nascita “ufficiale” di un ordine che crea cavalieri sottoposti a
leggi ecclesiastiche e la fine della separazione tra ordine religioso e ordine
cavalleresco. Si pone un freno al disordine, spesso criminale, generato dai
cavalieri e si favorisce la loro partecipazione alle “guerre sante, necessarie
per raggiungere la pace” (glorificazione dell’uccisione dei miscredenti). Si
giungerà, nel 1139, con la bolla “Omne datum optimum” di papa Innocenzo
III
alla ratifica dell’ordine religioso cavalleresco ed alla licenza di combattere
ed uccidere (“i templari, immergendo le mani nel sangue dei miscredenti, le
avevano nel contempo
consacrate a Dio”). Nel giro di pochi anni dal Concilio nasce intorno all’
Ordine un consenso e un appoggio universale, con migliaia di donazioni
terriere, di castelli a cui parteciparono anche i sovrani (Alfonso I0 d’Aragona
lascia in eredità al Tempio un terzo del suo regno, anche se sarà impossibile
per i Templari accettare in toto tale dono). Quando nel 1147 Luigi VII si
recherà in Terrasanta, i Templari saranno i suoi finanziatori. San Bernardo scriverà presto
nel “De laude militiae Christi “ il suo apprezzamento per la
nuova milizia e
indicherà i due modi per raggiungere la Gerusalemme celeste: il ritiro monastico
e la guerra santa. Presto, d’altronde, predicherà a Vezelay la II
Crociata….
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