L’ULTIMO GRAN MAESTRO
Jacques de Molay Il rogo di Molay e Charnay
Il Concilio di Vienne
continuò i suoi lavori perché con lo scioglimento del Tempio occorreva decidere
sulle destinazione dei suoi beni e sul destino dei quattro grandi dignitari
arrestati, tra i quali lo stesso Gran Maestro Jacques de Molay.
Il Papa ottenne di nominare una commissione di tre cardinali per
giudicarli. La commissione fu nominata il 22 dicembre del 1312 ma, purtroppo per
gli imputati, in essa vi erano uomini di Filippo il Bello, e, quindi, i
dignitari templari avrebbero dovuto comparire davanti a coloro verso i quali
fino ad allora avevano mantenuto il silenzio! Non bastasse furono inviati
invece, il 18 marzo 1314, ad un’altra commissione presieduta da Filippo di
Marigny, comprendente anche il di lui fratello vescovo di Sens (lo stesso che
nel 1310 si era affrettato a far bruciare 58 templari relapsi).
Qui, il Gran Maestro, il Visitatore Generale, i Precettori di Normandia ed
Aquitania, ascoltarono semplicemente la sentenza di condanna alla carcerazione
perpetua che era già stata decisa.
Vi fu però un ulteriore colpo di scena: udita la
condanna il Gran Maestro e il Precettore di Normandia, Charney, negando ogni
confessione, proclamarono la propria innocenza e la santità dell’Ordine.
I due furono prelevati dalle guardie reali per essere condotti, con
una procedura di dubbia legalità, al rogo. L’esecuzione ebbe luogo il 18 marzo
1314 sulla piccola isola posta sulla Senna, di fronte ai giardini reali. (“li si
vide risoluti a subire il supplizio del fuoco con tale forza di volontà che
destarono, in tutti i presenti alla loro morte, ammirazione e sorpresa per la
loro determinazione a morire e negare fino alla fine” scrisse il monaco cronista
Guillaume de Nangis.
Gli altri due dignitari, Pairaud e Gonneville, che avevano
taciuto alla lettura della sentenza, finirono, invece, i loro giorni in carcere.
Il 20 aprile dello stesso anno morì papa Clemente e il 29 dicembre
re Filippo: da ciò nacque la leggenda della maledizione, pronunciata dal Molay
sul rogo, rivolta ai responsabili della sua morte che si ingigantirà negli anni
successivi, fino ad estendersi a tutta la casa reale! (sempre la leggenda narra
che al momento dell’esecuzione di Luigi XVI, per opera dei rivoluzionari, una voce dal popolo gridasse:”Molay
sei vendicato!)
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