LA RIFORMA CLUNIACENSE
La fondazione in Borgogna del monastero di Cluny (910) apre una nuova fase nella storia della chiesa occidentale. E' a Cluny, infatti, che nasce la grande corrente riformista che farà del monachesimo occidentale la terza fondamentale componente della storia medievale, accanto al Papato e all'Impero. Il movimento tende, in sostanza a togliere la Chiesa dalle mani dei laici, ad invertire cioè i rapporti di potere esistenti. Il monastero di Cluny è fondato dal duca Guglielmo di Aquitania che dedica il grande complesso agli apostoli Pietro e Paolo, ponendolo così sotto la diretta protezione del Papa. Con l'Atto di Donazione Guglielmo rinuncia espressamente a tutti i suoi diritti, anche a nome dei suoi eredi ed un nuovo capitolo di immunità costringe re, conti, vescovi e lo stesso Papa a giurare "per il Giudizio Universale" di non ledere i diritti di proprietà del monastero. Il re Rodolfo di Borgogna conferma nel 927 i privilegi di Cluny che rappresenta, dunque, la prima comunità monastica completamente indipendente. Il primo abate, Bernone, richiama in vita e fa osservare severamente le regole monastiche dell'ordine benedettino. Sotto la sua direzione il monastero si rende autonomo sia economicamente sia giurisdizionalmente; ciascun abate designa il suo successore, la preghiera assume un'importanza maggiore, le orazioni sono raddoppiate rispetto alla regola di San Benedetto ed il servizio del coro (Adorazione) è ampliato in una sorta di adorazione perpetua. La preghiera diventa l'unica attività dei monaci e si trascura il lavoro pratico. Questa tendenza all'autonomia, diffusasi da Cluny, è spesso causa di duri conflitti, specialmente nell'ambito dell'impero degli Ottoni (Sacro Romano Impero) dove i monasteri sono strettamente legati alla casa imperiale, di cui abati e badesse sono membri (ma da Hirsau partirà un analogo movimento riformista che tanta parte avrà nelle lotte per le investiture). La diffusione cluniacense è rapida. Molti vescovi incaricano monaci cluniacensi di introdurre la riforma nei loro monasteri, che sono poi aggregati in Case Madri, ben 1450 conventi dipendono, ad un certo punto da Cluny e 1600 partecipano al movimento riformista che vi fa riferimento. Cluny è, a questo punto, una vera potenza nel Medio Evo e la sua concezione del Cristianesimo impronta tutto l'Occidente. Una tale enorme centralizzazione comincia però a creare nuovi problemi all' abate di Cluny...., si presenta la necessità di nuove riforme. E' un compito che assolverà Bernardo di Clairvaux.