autonomo sia economicamente sia giurisdizionalmente; ciascun abate designa il suo successore, la preghiera assume un'importanza maggiore, le orazioni sono raddoppiate rispetto alla regola di San Benedetto ed il servizio del coro (Adorazione) è ampliato in una sorta di adorazione perpetua. La preghiera diventa l'unica attività dei monaci e si trascura il lavoro pratico. Questa tendenza all'autonomia, diffusasi da Cluny, è spesso causa di duri conflitti, specialmente nell'ambito dell'impero degli Ottoni (Sacro Romano Impero) dove i monasteri sono strettamente legati alla casa imperiale, di cui abati e badesse sono membri (ma da Hirsau partirà un analogo movimento riformista che tanta parte avrà nellle lotte per le investiture). La diffusione cluniacense è rapida. Molti vescovi incaricano monaci cluniacensi di introdurre la riforma nei loro monasteri, che sono poi aggregati in Case Madri, ben 1450 conventi dipendono, ad un certo punto da Cluny e 1600 partecipano al movimento riformista che vi fa riferimento. Cluny è, a questo punto, una vera potenza nel Medio Evo e la sua concezione del Cristianesimo impronta tutto l'Occidente. Una tale enorme centralizzazione comincia però a creare nuovi problemi all' abate di Cluny...., si presenta la necessità di nuove riforme. E' un compito che assolverà Bernardo di Clairvaux.

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