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Il significato di questo simbolo Y era conosciuto nel Medio Evo grazie a Isidoro di Siviglia E NELLA Francia del XIV/XV secolo lo si ritrova nel ciclo degli arazzi
dell’Apocalisse di Angers* nonché nell’araldica del presidente del Parlamento di Parigi, Philippe de Morvilliers (t1438).
L’ipotesi di Sterling è seducente e si accorda col fatto che l‘ultima scena degli arazzi di Cluny è un’’allegoria dualistica del cuore : a somiglianza dello stendardo spesso presente nella letteratura cavalleresca come “mediatore simbolico tra profano e sacro, tra umano e divino ” (Jean-
In questa ottica è ornato di motivi che ricordano sia le fiamme del desiderio carnale che le lacrime di contrizione che i moralisti evocano per significare il pentimento del peccatore.
Il cuore in oggetto è dunque contemporaneamente quello dell ‘amore cortese e quello della concezione cristiana della caritas che implica la rinuncia ai piaceri del mondo.
Il senso di « A MON SEVL DESIR » può essere capito con queste due massime complementari del “Livret-
« l'arnour est miel que cuer desire » (l’amore è il miele che il cuore desidera) ; « pais et repos ton cuer desire» (pace e riposo il tuo cuore desidera (deve desiderare)).
L’ODORATO
H. 3,60, L. 3,10 m
La Dame intreccia una corona con i garofani scelti sul vassoio presentato dalla giovane donna. na scimmia sullo sfondo porta una rosa alla bocca , rafforzando così l'allegoria. Il leone e l'unicorno sono in posizione eretta, un poco rigidi, con sul dorso, rispettivamente, uno scudo e una placca. Gli abiti della Dama e della giovane donna sono alzati e lasciano vedere il capo interno. Un piccolo copricapo, rivestito con pietre preziose e perle, nasconde quasi interamente i capelli della dama mentre quelli della giovane donna sono chiusi ai lati e trattenuti da semplici nastri.